Negli ultimi anni il tema degli effetti legati all’esposizione a traumi cranici negli sport ad alto contatto è tornato a essere di grande interesse nell’ambito della ricerca neurologica. A giugno, ad esempio, è stato pubblicato uno studio sugli Annals of Neurology che ha messo in evidenza come questo tipo di eventi si associ a cambiamenti nel tempo a livello del flusso ematico cerebrale (CBF).
Abbiamo chiesto a Lorenzo Carnevale, ingegnere del Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (IS), qual è lo stato dell’arte e in quali direzioni sta andando la ricerca in questo settore.