
Con l’aggiornamento della determina del 29 marzo 2018, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato l’estensione dell’uso di brivaracetam come terapia aggiuntiva per le crisi ad esordio parziale in pazienti epilettici di età superiore ai due anni. Inizialmente il trattamento era stato approvato solo per adulti e adolescenti di età superiore ai 16 anni.
L’epilessia infantile varia in gravità e può avere impatti significativi sullo sviluppo e la vita sociale dei bambini. Il carico delle crisi può ostacolare il loro apprendimento e avere effetti particolarmente gravi durante i primi anni di vita. Nonostante queste sfide, tuttavia, l’accesso a farmaci specifici per il trattamento delle crisi ad esordio parziale nei bambini è limitato.
L’estensione dell’indicazione di brivaracetam si basa su dati che hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia del farmaco in pazienti pediatrici dai due ai quattro anni di età, secondo un processo di estensione basato su dati clinici precedentemente raccolti riconosciuto dall’European Medicines Agency come una possibile soluzione al problema della scarsità di dati pediatrici. Di conseguenza, farmaci anticrisi precedentemente approvati solo per adulti stanno ora diventando disponibili anche per i pazienti pediatrici affetti da questa patologia.
“Questa estensione dell’indicazione di brivaracetam rappresenta una conquista importante per i bambini con epilessia in Italia”, ha dichiarato Federico Chinni, amministratore delegato di UCB Pharma Italia, in una nota diffusa dall’azienda. “Siamo molto soddisfatti di poter condividere questa notizia con clinici e pazienti, permettendo di fare un passo avanti verso la riduzione del numero di crisi ad esordio parziale di cui soffrono questi bambini”.