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Epilessia in Europa, presentato il Rapporto Headway Epilepsy

Redazione By 18 Luglio 2023Luglio 25th, 2023No Comments
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Epilessia in Europa

In Europa, una percentuale considerevole delle persone affette da epilessia non riceve un trattamento adeguato per il controllo delle crisi. Inoltre, persistono difficoltà di natura organizzativa e sociale, con un impatto sulla qualità di vita dei pazienti.

È quanto emerge dal Rapporto Headway Epilepsy di Angelini Pharma e The European House Ambrosetti, presentato il 17 luglio a Roma.

Il Rapporto ha messo in evidenza il persistere, in Europa, di un gap terapeutico, con differenze significative tra i diversi Paesi per quanto riguarda l’accesso ai trattamenti. I dati mostrano infatti che circa il 40% delle persone affette da epilessia – e fino al 90% in alcune aree – non riceve un trattamento adeguato per il controllo delle crisi. Infatti, sebbene non esista ancora una cura per l’epilessia, oggi sono disponibili trattamenti innovativi che permettono ai pazienti di avere una qualità di vita soddisfacente.

In Europa l’epilessia continua inoltre a costituire una condizione che limita l’integrazione dei giovani pazienti nell’ambiento scolastico. Quasi la metà degli insegnanti italiani, ad esempio, ha avuto in classe un alunno con epilessia ma nella maggior parte dei casi (64%) senza essere formato su come affrontare eventuali crisi epilettiche. In aggiunta, ancora oggi solo due alunni con epilessia su tre vengono segnalati agli istituti scolastici a causa della difficoltà a parlare di questa patologia.

In generale, il Rapporto Headway Epilepsy mette in evidenza una disomogenea distribuzione delle risorse dedicate all’epilessia e una scarsa attenzione alla gestione di questa condizione, con un effetto negativo in termini di costi per i sistemi sanitari e qualità di vita dei pazienti. In futuro sarà quindi necessario approfondire maggiormente gli effetti clinici e socioeconomici della patologia, al fine di migliorare la capacità di risposta alle esigenze delle persone affette da epilessia e una maggiore omogeneità di intervento a livello transazionale.

“Molte persone che vivono con l’epilessia in Europa non ricevono cure ottimali e sono quindi a maggior rischio di crisi incontrollate e di numerose comorbilità associate, tra cui l’incapacità di svolgere attività quotidiane, le lesione e, in alcuni casi, persino la morte prematura”, ha commentato Francesca Sofia, Presidente dell’International Bureau of Epilepsy. “Il Rapporto Headway Epilepsy presentato oggi afferma nuovamente l’urgente necessità per la nostra comunità di pazienti di partecipare a un appello condiviso, con l’obiettivo di garantire che ogni persona che vive con l’epilessia in Europa abbia accesso e riceva le migliori cure possibili”.