Skip to main content

Conseguenze emotive e comportamentali dell’ictus. L’appello di A.L.I.Ce Italia Odv

Redazione By 27 Settembre 2023No Comments
NewsSpeciali
ictus A.L.I.Ce Italia

Dopo un ictus cerebrale i pazienti possono manifestare difficoltà nel regolare le emozioni, dando luogo a episodi di apatia, irritabilità, ansia e depressione. Conseguenze emotive e comportamentali che, se non gestite con l’attenzione necessaria, possono anche compromettere la riabilitazione fisica.

Sul tema si è recentemente espressa l’Associazione A.L.I.Ce Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), sottolineando l’importanza, in queste situazioni, della possibilità per i pazienti di comunicare con i familiari, i medici e gli altri operatori e, quando necessario, di avviare un percorso assistenziale con uno specialista.

“La disponibilità di psicologi esperti nel campo dell’ictus è altrettanto necessaria”, ha sottolineato Marina Farinelli, responsabile del Servizio Psicologia Clinica del Presidio Ospedaliero Villa Bellombra di Bologna, membro del comitato tecnico scientifico di A.L.I.Ce Italia Odv.

“Lo psicologo psicoterapeuta, attraverso specifiche competenze, ha il compito di facilitare la narrazione stessa, che non sempre e per varie ragioni risulta facile e spontanea, e può portare un contributo per contenere sintomi e disagio, oltre che favorire la costruzione dei progetti di cura; allo stesso tempo suggerisce e condivide le strategie per risvegliare le risorse personali utili per ritrovare il migliore adattamento possibile, il benessere e la migliore qualità di vita possibile”.

In seguito all’ictus, poi, vengono ridisegnate anche le trame relazionali, dando luogo a nuovi ruoli e rapporti di interdipendenza. Quelli che fino al giorno prima erano i propri figli o compagni di vita possono diventare improvvisamente caregiver e il reciproco prendersi cura dell’altro può diventare un processo a senso unico.

“La nostra Associazione A.L.I.Ce Italia Odv è da sempre aperta all’ascolto e all’accoglienza e, grazie alle molteplici attività offerte alle persone colpite e ai loro familiari, incoraggiamo molto l’espressione e la comunicazione dei vissuti legati all’ictus che, oltre ad essere concepita come una malattia improvvisa e traumatica, si trasforma in un evento di vita”, ha dichiarato Andrea Vianello, presidente dell’Associazione.

“Siamo certi che la creazione di occasioni di condivisione affettiva, oltre che informativa, assuma già di per sé una valenza terapeutica, che aiuta a superare le non poche difficoltà che le persone incontrano in tutte le fasi, da quella acuta alla riabilitazione, dal ritorno a casa, fino alla ripresa della partecipazione sociale e lavorativa, quando possibile”.