
Le persone colpite da un ictus dovrebbero beneficiare di almeno tre ore di riabilitazione al giorno per cinque giorni alla settimana. È quanto viene indicato dalle nuove linee guida del National Institute for Health and Care Excellence (NICE), le quali sottolineano inoltre come questa attività dovrebbe comprendere sessioni di fisioterapia, terapia occupazionale e logopedia.
Le nuove raccomandazioni prevedono un aumento della quantità di riabilitazione rispetto alle indicazioni del 2013 (almeno 45 minuti di fisioterapia al giorno per cinque giorni alla settimana) in linea con le ultime evidenze scientifiche e come suggerito dal confronto con i pazienti e loro familiari. Il comitato del NICE ha infatti concluso che una riabilitazione più intensiva potrebbe migliorare significativamente “la qualità della vita e le capacità quotidiane” dei pazienti colpiti da questa condizione.
Jonathan Benger, Chief Medical Officer del NICE, ha sottolineato che, nonostante le sfide legate alla disponibilità di personale e ai limiti dei servizi, “non dovrebbe essere sottovalutata l’importanza di offrire alle persone che sono rimaste con disabilità a seguito di un ictus l’opportunità di beneficiare dell’intensità e della durata della riabilitazione indicate in queste linee guida aggiornate”.
Le persone dovrebbero inoltre continuare a ricevere cure e riabilitazione anche dopo le dimissioni dall’ospedale, fintanto che queste attività continuano a essere efficaci nell’aiutarle a raggiungere i loro obiettivi di trattamento. Per quanto riguarda la modalità di erogazione delle terapie riabilitative, il comitato ha suggerito che la tele-riabilitazione può essere considerata come un’alternativa o un’aggiunta alle sessioni in presenza, qualora questa sia appropriata e il paziente d’accordo.
Maeva May, associate director for policy and research della Stroke Association, ha così commentato le nuove linee guida: “Purtroppo l’ictus continua ad essere una delle principali cause di disabilità negli adulti e ha impatti significativi sulla vita quotidiana. È fondamentale che ogni sopravvissuto all’ictus riceva il supporto necessario per massimizzare le loro possibilità di recupero. L’accesso a terapie personalizzate a lungo termine è essenziale per aiutare le persone colpite a ritrovare l’indipendenza e a ricostruire le loro vite dopo l’ictus”.