
Nuove evidenze suggeriscono che le donne con fibrillazione atriale potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare una demenza o un disturbo cognitivo lieve rispetto agli uomini.
È quanto emerge da uno studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Alzheimer’s & Dementia, che ha analizzato le differenze, in termini di performance a test neuropsicologici e progressione del declino cognitivo, tra donne e uomini affetti da fibrillazione atriale (1).
Sono stati presi in considerazione i dati, relativi a 43.630 pazienti, del National Alzheimer’s Coordinating Center degli Stati Uniti. I risultati hanno messo in evidenza come nelle donne la presenza di fibrillazione si associasse a una prevalenza più elevata di demenza (OR: 3,00; 95% CI 1,22 – 7,37) e disturbo cognitivo lieve (OR: 3,43; 95% CI 1,55 – 7,55).
Le donne con fibrillazione atriale e normale funzionamento cognitivo alla baseline sono inoltre risultate associate a un rischio più elevato di progressione a uno stato di declino cognitivo lieve (HR: 1,26; 95% CI 1,06 – 1,50) e da questo a una demenza vascolare (HR: 3,27; 95% CI 1,89 – 5,65).
“I nostri risultati suggeriscono che le donne con fibrillazione atriale potrebbero avere un rischio maggiore di andare incontro a un disturbo cognitivo lieve o a una demenza – scrivono gli autori dello studio – con una progressione di malattia potenzialmente più rapida rispetto alle donne senza fibrillazione atriale e agli uomini con o senza fibrillazione atriale”.
Lo studio aveva però dei limiti che non possono essere trascurati: non è stata presa in considerazione la durata della fibrillazione atriale, così come non era noto il numero di soggetti che era in trattamento anticoagulante.
Bibliografia
1. Wood KA, Han F, Ko YA, Wharton WW. Is the association between cognitive disease progression and atrial fibrillation modified by sex? Alzheimer’s & Dementia 2023; https://doi.org/10.1002/alz.13060.